E’ un presidente Bianchini che spazia nel mondo Ciliverghe da un estremo all’altro, come sempre lanciando segnali ben precisi all’ambiente e ponendo obiettivi concreti che devono essere dogmi per chi vive l’ambienti gialloblù.
Presidente, prima di lanciarci nei bilanci, torniamo sul Gala di Natale che è stata l’occasione di festeggiare il quarantennale di fondazione con tanti amici.
“Un momento davvero unico, è stata una festa bellissima perché ci ha regalato l’occasione di vivere una serata insieme a chi la storia del Ciliverghe l’ha fatta, la sta facendo e la farà grazie alla partecipazione di tutto il vivaio”.
Quale l’obiettivo per i prossimi dieci anni, in vista del cinquantennale.
“E’ una data lontana, difficile porsi obiettivi o dire dove si dovrà essere. Credo sia più semplice ribadire quella che è e deve continuare ad essere la nostra filosofia: siamo una società giovane che in quaranta anni di vita ha raggiunto traguardi prestigiosi; il filo conduttore è sempre stato quello di volersi migliorare. In tutto. Non esiste solo un ambito sportivo, ma l’asticella va alzata ulteriormente nei servizi che la società offre e nelle strutture. La società e chi vi lavora deve avere ben in testa questo: l’asticella va alzata ulteriormente”.
Intanto si costruiscono allenatori in casa come Filippo Carobbio che ha appena completato il corso Uefa A a Coverciano, ed il Settore Giovanile continua a crescere raggiungendo con l’attività agonistica tutti i campionati regionali.
“Chiarini ha iniziato un cammino molti anni fa costruendo pezzo per pezzo il nostro vivaio, con la vittoria dei Giovanissimi Provinciali nel campionato arriviamo ad avere tutte le squadre nei regionali, che siano fascia elite o semplice, oltre alla Juniores Nazionale. Dietro c’è stato davvero un grande lavoro. Quest’anno abbiamo poi avuto la fortuna di inserire in organico una figura che è più di un semplice valore aggiunto: il Prof. Pellegrini. Giorno dopo giorno imparo a conoscerlo, parla pochissimo, ma la sua competenza è di grandissimo impatto sul nostro vivaio e lavora moltissimo. La persona che serviva per l’ulteriore salto di qualità di cui beneficeremo nei prossimi anni. Su Carobbio cosa posso dire? E’ Ciliverghe, incarna e rappresenta i nostri valori. Ha il compito di guidarci alla salvezza e nessuno lo tocca. Ha grandi potenzialità, merita palcoscenici importanti”.
Il 2019 ha visto la nascita della sezione femminile, da lei fortissimamente voluta.
“E’ un fiore all’occhiello, ci tenevo molto perché lo vedevo come un completamento di un percorso. E’ l’occasione per fare un grande plauso ad Elisa Zizioli, la nostra responsabile, che si è calata al meglio nella nostra realtà, con precisione e professionalità. Mi aveva detto ad inizio stagione che il percorso sarebbe stato di un certo tipo e a dicembre ha già raggiunto i primi obiettivi. Ora la base c’è, bisogna crescere e consolidarsi”.
Parlando di prima squadra?
“Primi sei mesi esaltanti, una rimonta pazzesca a ritmo playoff, per una squadra che non meritava l’ultimo posto in classifica a fine 2018. I secondi sei mesi sono stati nuovamente difficili, per un 2019 di alti e bassi. Questa squadra ha potenzialità, siamo consci che ancora una volta dovremo fare un grande girone di ritorno dopo una prima parte di campionato non all’altezza del valore, anche se la rosa è costruita per salvarsi e siamo in piena corsa. Ci è mancato qualcosa in termine di fortuna, anche se non mi piace parlarne, ma tanti infortuni e gare come quella contro il Sasso Marconi sono sinonimi di periodi no”.
Il 2019 quindi lo promuoviamo.
“Assolutamente. L’augurio che faccio a tutte le famiglie è quello di un gran 2020, ma soprattutto ricco di salute che è sempre la cosa più importante”.