Mozzanica: “Ciliverghe scelta migliore per me”

Jacopo Mozzanica, il peggio sembra alle spalle, come si ritorna alla normalità adesso?
“A piccoli passi, la nostra terra ha sofferto tanto e questo stop forzato ha insegnato ad ognuno di noi moltissimo. Abbiamo riscoperto il piacere del tempo, delle piccole cose, è stato anche un segnale. Brescia ha pagato uh prezzo alto, ci sono stati giorni di paura, ma noi, come gli italiani, abbiamo la pelle dura. Non dobbiamo però correre, anche se ve ne sarebbe a voglia, non possiamo correre il rischio di vanificare tutti gli sforzi fatti finora”.
Il presidente ha lodato l’impegno di voi ragazzi della prima squadra nei confronti dei più piccoli di Casa Cili.
“Nel nostro piccolo abbiamo cercato di aiutare portando un sorriso od un momento di distrazione. Siamo molto legati all’intero ambiente, Ciliverghe ti coinvolge e se cerchi di restare neutro ti vai ad estraniare da un piccolo mondo che regala emozioni. Giochiamo in serie D, non abbiamo migliaia di tifosi sui social, ma Casa Cili ti permette di capire che si può sempre essere di esempio, idolo di un bambino o di un adolescente che spera di arrivare in prima squadra e magari ti imita in allenamento. Se non vivi Casa Cili fatichi a capire”.
La scorsa estate hai detto no a molte offerte per tornare a vestire il gialloblù.
“Lo volevo, a quel tempo parlavo moltissimo con il tecnico Carobbio e mi affascinava l’idea di essere allenato da lui, mi ha permesso di crescere ancora e sono felice di aver vissuto questa stagione con la maglia del Ciliverghe indosso. In questa emergenza ho ripensato a tante cose e Ciliverghe è stata la scelta giusta anche se sul campo le cose non sono andate come speravamo. L’obiettivo resta quello di approdare nei professionisti”.
Per la ripresa del campionato vi siete messi tutti a disposizione, società compresa, dal governo giungono però segnali negativi.
“Noi speriamo di riprendere, lo vogliamo. Ne parliamo spesso. Non è solo una questione che il calcio per noi è un lavoro, è anche un aspetto sociale. Ciò che dicevo prima, i piccoli passi, vale anche per il calcio e tutti gli sport, ma i tempi per finire la stagione ci sono anche iniziando ad allenarci il 18 maggio. Aspettiamo decisioni dal consiglio federale, una decisione va presa non si può vivere nel limbo all’infinito, se non si può finire questa stagione si inizi a pensare subito alla prossima”.