Faccioli: “Ciliverghe luogo adatto per i giovani, il campo manca”

Andrea Faccioli, arrivato in estate dalla Feralpisalò in un ruolo delicato come quello del regista, hai saputo ritagliarti il tuo spazio e dimostrarti pronto quando chiamato in causa.
“L’impatto ammetto non è stato dei più facili, i ritmi tra la serie D ed il campionato Berretti sono totalmente diversi e quindi ho dovuto adattarmi nella velocità di esecuzione. Ho trovato però nel Ciliverghe il luogo adatto per crescere, i compagni più esperti ti guidano nella crescita, ti dedicano del tempo per aiutarti e non bruciarti e poi avere la fortuna di essere allenato da Carobbio che faceva di fatto il ruolo che ricopro io ha fatto anche la differenza. E’ la cultura della società che favorisce il miglior inserimento per i giovani”.
La mancanza di risultati nel corso della stagione non ha magari favorito un maggiore impiego anche se prestazioni come quella a Mantova in Coppa Italia ed anche in partite delicate come a Fiorenzuola nel ritorno restano ben impresse.
“Sono felice di essere riuscito ad aiutare la squadra quando chiamato in causa, ma giochi bene anche in gare difficili perché sai di essere supportato, anche dovessi sbagliare un passaggio difficilmente vieni mangiato in campo, ma ti spronano a fare meglio. Purtroppo tra qualche risultato venuto meno nonostante buone prestazioni e qualche piccolo infortunio che non mi ha permesso di esserci sempre magari ho raccolto meno minuti di quanti avrei sperato”.
Ad inizio stagione ti sei anche conquistato il soprannome di bomber dell’ultimo minuto.
“Vero, quando ho trovato la via della rete l’ho fatto spesso nei minuti finali e mi ricordo una partita a Casa Cili dove davvero per poco all’ultimo minuto di recupero non ho nuovamente segnato. Peccato, perché sarebbe valso i tre punti”.
Una prima stagione tra i grandi sostanzialmente positiva, in una squadra dove gioca anche tuo fratello nei 2007.
“Siamo arrivati insieme questa estate, Ciliverghe è un bel posto dove fare calcio e mi piacerebbe restarci. Mio fratello è felice, si diverte e svolge dei buoni allenamenti, a quell’età non ci sono cose più importanti”.
Intanto si attendono novità sulla ripresa eventuale del campionato.
“Noi vogliamo tornare a giocare, ovviamente dopo le dovute garanzie di sicurezza. Sarebbe un segnale importante per la nostra provincia tornare ad avere un poco di normalità dopo questo periodo ed il calcio unisce le persone. Non dipende da noi, ma noi siamo pronti”.