Alberto Felchilcher, allenatore degli Esordienti misti, la sua squadra composta da annate del 2007 e del 2008 ha visto una crescita costante nel corso della stagione.
“Diciamo che quella è stata una delle difficoltà riscontrate così come quella di avere un gruppo disomogeneo. Ma la difficoltà più grande è stata quella di dare organizzazione e allenarsi in un certo modo a dei ragazzi che erano piuttosto indisciplinati sotto questo punto di vista. Devo dire che è stata la soddisfazione più grande vedere un gruppo affiatato e volenteroso dopo poco tempo. Un esempio erano gli infortunati o i non convocati che ci tenevano ad esserci comunque alla partita e venivano a vedere i compagni dalla panchina”.
Per i 2007 si conclude il cammino nell’attività di base, pronti per il salto nell’attività agonistica?
“Per i 2007 è finito un percorso di crescita e ne comincia un altro, nel mondo dei grandi, dove il calcio cambia completamente pelle. Spero che gli insegnamenti ricevuti possano aiutare i ragazzi a continuare ad esprimere la loro voglia di giocare e di divertirsi”.
Cosa l’ha più soddisfatta e cosa meno?
“Come dicevo prima la cosa che più mi ha soddisfatto è stata la crescita costante del gruppo, intesa come crescita personale e di affiatamento. Ciò non toglie i grandi miglioramenti tecnici, situazionali, fisici che ogni ragazzo ha fatto da inizio anno. È un peccato che questo maledetto coronavirus abbia fermato il percorso di crescita dei ragazzi. La cosa che mi ha meno soddisfatto è relativo ad inizio stagione quando si erano creati i gruppetti 2007/2008, ma penso sia una cosa naturale che fortunatamente siamo riusciti a togliere, creando un gruppo coeso ed affiatato”.
E’ stato il primo anno per lei al Ciliverghe, come giudica l’esperienza e quanto è stato importante a livello formativo avere al fianco figure come quelle del Prof. Pellegrini e di Tiziano Bianchi.
“È stato un anno molto importante dal punto di vista della crescita personale sia come allenatore sia come persona. Ho trovato un ambiente che è davvero famiglia, dove ogni persona fa il proprio lavoro con passione e non manca mai di farti sentire partecipe. Dal punto di vista formativo, penso che la presenza del Prof. Pellegrini e di Tiziano Bianchi sia stata il vero asso in più nella manica. Per un allenatore trovo fondamentale l’aspetto di formarsi ed informarsi e, con loro, c’è stato modo di crescere e di recepire più informazioni possibili da mettere nel proprio bagaglio personale. Il prof Pellegrini è presenza costante ed è soprattutto fonte di esperienza e di informazioni che aiutano a migliorare. Quindi il giudizio dopo il primo anno a Casa Cili é assolutamente più che positivo, per non dire eccellente”.