CILIVERGHE – PROGRESSO 0-1
CILIVERGHE (4-4-2): Valtorta; Chimini, Andriani (32’ st Dos Santos), Sanni, Menni; Ait Bakrim (35’ st Pasotti), Vignali (19’ st Mozzanica), Maspero (44’ st Faccioli), Franzoni; Confalonieri, De Angelis. A disp.: Magoni, Manu Aning, Bosio, Garofalo, Scidone. All.: Carobbio.
PROGRESSO (4-2-3-1): Bruzzi; Fiore, Cestaro, Chmangui, Cocchi (43’ pt Grandini); Menarini, Gulinatti; Rossi (40’ st Cantelli), Mezzetti (31’ st Salvatori), Esposito (42’ st Testoni); Girotti (21’ st Bertetti). A disp.: Peqini, Tahon, Zattini, Matta. All.: Moscariello.
ARBITRO: Cosseddu di Nuoro.
MARCATORE: 40’ pt Cestaro
AMMONITI: Cocchi, Maspero, Menni, Andriani, Cantelli
A Casa Cili è in cartello una gara decisiva per il destino delle due squadre protagoniste: una vittoria porterebbe il Ciliverghe a rivedere la salvezza diretta risucchiando il Progresso nuovamente nel bel mezzo dei playout, al contrario una vittoria degli emiliani permetterebbe ai rossoblù di aumentare il vantaggio sui playout e fermerebbe la risalita dei gialloblù.
Carobbio in piena emergenza difensiva, con la moria di infortuni che lo costringe a portare in panchina Bosio e Scidone della Juniores, opta per il 4-4-2 con Ait Bakrim esterno destro schierando in avanti la coppia De Angelis-Confalonieri.
In campo l’importanza della posta in palio si fa sentire dando così vita ad una partita brutta, senza trame di gioco definite ed avara di occasioni.
Gli ospiti riescono a rendersi pericolosi in due occasioni nei primi dieci minuti: al 7’ è un tiro di Mezzetti dopo uno scambio al limite con Esposito a trovare pronto alla respinta Valtorta, è poi Sanni a liberare l’area mandando il pallone in angolo. Due minuti dopo su una corta respinta di Chimini è ancora Mezzetti a scoccare il tiro dai venti metri con la conclusione che si spegne di poco a lato.
Archiviati i due tentativi del Progresso si passa direttamente al 26’ per vedere un nuovo tiro in porta: è De Angelis a cercare di sorprendere Bruzzi dalla distanza senza fortuna. Valtorta è attento al 34’ sul tentativo da appena dentro l’area dell’onnipresente Mezzetti.
Il primo tempo sembra incanalato sullo 0-0, a poter rompere gli equilibri può essere solo un’azione individuale od una casualità, cosa che capita al 40’ quando Ait Bakrim perde palla poco fuori dalla propria area di rigore permettendo al Progresso, già tutto nei pressi della porta difesa di Valtorta per il calcio d’angolo appena battuto, di riaprire il gioco sulla destra dove Fiore è bravo a mettere in mezzo per la deviazione rasoterra di Cestaro che vale l’1-0 su cui si va al riposo.
La ripresa vede un Ciliverghe più agguerrito che sfiora il pareggio al 12’ con Andriani a regalare l’illusione del gol: il colpo di testa del centrale difensivo sul corner battuto da Maspero lambisce il palo alla sinistra di Bruzzi terminando su fondo.
Al 17’ i gialloblù vedono sprecare da buona posizione il possibile 2-0 da parte di Rossi, pescato in area da Girotti, con il tiro dell’emiliano a spegnersi sul fondo.
Carobbio richiama Vignali inserendo Mozzanica ed alla mezzora proprio il neo entrato pesca in area De Angelis bravo a controllare ed andare al tiro deviato in angolo da Fiore. Dalla bandierina Mozzanica calibra un traversone su cui Andriani e Sanni danno vita ad un gioco di sponde che porta Andriani a sfiorare di testa l’incrocio dei pali a Bruzzi battuto.
Andriani, stanchissimo, un minuto dopo lascia il campo per Dos Santos con Carobbio che al 35’ cala anche la carta Pasotti al rientro dall’infortunio al ginocchio ed all’esordio in campionato in luogo di Ait Bakrim. Ed il giovane classe 2000 al 38’ per poco non impatta il risultato dopo una serpentina in area murata in angolo da Fiore.
I tentativi di agguantare il pareggio nei minuti finali da parte del Ciliverghe lasciano campo alle ripartenze del Progresso che al 46’ sfiora il raddoppio con un diagonale quasi dalla linea di fondo di Testoni che attraversa tutto lo specchio della porta per poi uscire sul lato opposto.
Dopo due risultati utili consecutivi arriva così il primo passo falso del 2020 per il Ciliverghe, in una partita equilibrata, non bella, avara di occasioni, ma in cui nei gialloblù è mancata quella determinazione e rabbia agonistica viste nelle prime due uscite del girone di ritorno.