Adedoyin Sanni, come stai vivendo questo graduale ritorno alla normalità?
“Con la giusta prudenza, ma soprattutto nel rispetto delle regole. Sbagliare ora, sentirsi liberi di tornare alla vita di prima sarebbe un errore grave che rischierebbe di compromettere tutto quanto è stato fatto finora. Dobbiamo continuare ad avere un gran senso di responsabilità e fare un passo alla volta”.
E’ stato difficile avere la famiglia lontana, a Londra, soprattutto per le voci che arrivavano dal Regno Unito?
“Stare tutti insieme sarebbe stato più bello e avrebbe alleviato sicuramente il peso della quarantena, ma ho sempre saputo che stavano bene, ci siamo sentiti come sempre tutti i giorni e l’importante è questo”.
La serie D è ormai certo che non ripartirà, si aspetta solo la comunicazione ufficiale.
“Attendiamo la parola fine, da parte nostra c’è sempre stata massima disponibilità e voglia di tornare in campo, ovvio che se gli standard di sicurezza da rispettare erano così alti da non permettere alle società di sostenerli allora accettiamo la decisione. Dispiace perché ci tenevamo a finire la stagione, il calcio ha un valore anche sociale come tutti gli sport e la salvezza la volevamo sul campo e non a tavolino”.
Ora si aspettano indicazioni sul futuro.
“E’ importante che deciso lo stop al campionato la Lega Dilettanti fissi già date e modalità della prossima stagione, vivere nell’incertezza e nell’attesa non è possibile. La serie D è un campionato dove il calcio per la maggior parte è l’attività principale e questo troppo spesso lo si dimentica, non si può rimanere in balia degli eventi per ancora chissà quanti mesi”.
Nel frattempo la tua popolarità a Casa Cili è cresciuta ancora con l’invenzione del Coach Sanni.
“Mi sono divertito molto, è bello poter aiutare i nostri ragazzi a svagarsi un po’ e tutta la prima squadra si è messa a disposizione. Con tutti i ragazzi del vivaio c’è un legame forte e questo in molti frangenti ha fatto e fa la differenza”.
