Stefano Tagliani, a distanza di un mese dallo stop agli allenamenti per gli Allievi elite e quasi tre settimane per la Juniores, come mantiene il contatto con i suoi ragazzi?
“Telefonicamente ci sentiamo spesso utilizzando whatsapp, il preparatore atletico Maestrello ha dato loro un programma da svolgere in casa e a quello si stanno attenendo. Con la Juniores avevamo anche fatto una settimana di allenamenti dopo un primo stop quando avevano fissato la ripresa del campionato, anche quella dedicata ad un richiamo fisico. Normale che ora, non sapendo quando potremo tornare ad allenarci possiamo solo cercare un mantenimento della forma”.
Lo stop ha frenato la rincorsa alle prime posizioni per la Juniores, una ripresa esaltante dopo un girone di andata non positivo sotto l’aspetto dei risultati.
“Se dobbiamo guardare ad un aspetto di campo è un dispiacere, stavamo facendo un qualcosa di straordinario che ora non sappiamo se potremo portare a termine. Resta la crescita dei ragazzi, che non devono disperdere questi mesi di lavoro, ma farne tesoro e tenerli come base per una crescita ulteriore”.
Con gli Allievi invece al di là di qualche sussulto di orgoglio non si è riusciti ad invertire il trend.
“Il ragionamento da fare sarebbe molto lungo, mi aspettavo di più quello è sicuro. Le valutazioni spetteranno ai responsabili, ma in ottica Juniores c’è molto da fare”.
Quanta voglia c’è di riprendere?
“Molta, non sappiamo se i campionati giovanili verranno portati a termine, dalle voci che circolano non sarà così. Per la Juniores essendo un campionato nazionale vedremo, sicuro mi piacerebbe riuscire a portare a termine la stagione perché se l’anno scorso ho sfiorato l’accesso alla fase finale a Roma quest’anno ci sarei proprio voluto andare”.
