Baroni: “Idee chiare sulla crescita del femminile”

Chiara Baroni, lo stop forzato ci permette di fare un primo bilancio sull’esperienza da allenatrice.
“Personalmente sono felice di essermi calata in questa realtà, sul campo la crescita delle bambine è evidente: in pochi mesi abbiamo lavorato prevalentemente sull’aspetto coordinativo e sono migliorate molto, inoltre abbiamo voluto iniziare a dare i primi concetti di gioco di squadra e anche su questo stavamo iniziando a raccogliere i primi frutti. Inoltre sono rimasta sorpresa dalla capacità dell’ambiente Ciliverghe di trasmettere ad ognuna questo forte senso di appartenenza che ha favorito la creazione di un gruppo molto unito”.
Il progetto partito lo scorso maggio è stato promosso a pieni voti sul campo, adesso lo step successivo indicato dalla responsabile Zizioli in accordo con il presidente Bianchini è quello di formare due vere squadre per la prossima stagione.
“Stiamo lavorando per quello, è un obiettivo importante molto più di quanto si possa pensare perché società che lavorano da molto più tempo sul femminile del Ciliverghe ancora oggi non hanno una squadra ed in alcuni casi anche meno bambine di noi, quindi non è scontato arrivare all’obiettivo. Il primo passo è stato compiuto, il secondo è quello della conferma in blocco del gruppo attuale ed il terzo la sua crescita per arrivare alla formazione di due squadre”.
Progetti concreti rallentati dalla pandemia attuale.
“Il campo manca, non lo si può nascondere. La speranza è di tornare al più presto alla normalità perché vorrebbe dire riuscire a mettersi alle spalle questo momento. Allo stesso tempo è importante avere ben chiaro cosa si vuol fare una volta che si potrà tornare a lavorare e noi lo abbiamo”.
Dopo tanti anni insieme da calciatrici come è stato ritrovare Elisa Zizioli come responsabile?
“Zizioli è Zizioli: penso che ci sia una sola persona come lei sulla faccia della terra ed io ho avuto la fortuna di averla incontrata e di averla come capitana. Per me lei la fascia non l’ha mai tolta, nutro un profondo rispetto prima ancora che una forte amicizia. E’ sempre stata un riferimento sul campo e lo è rimasto tutt’oggi, il confronto sulla crescita del progetto è quasi quotidiano”.
In una recente intervista ha lodato la tua capacità di apprendimento sul campo.
“Credo che con gli adeguati mezzi sia molto facile apprendere e di riflesso contagiare anche chi ti sta intorno. Con lei lavoro bene e a Ciliverghe ho trovato un ambiente favorevole per la crescita. C’è tanto da fare, ma c’è anche molta voglia di fare”.